SOCIAL NETWORK: Il primo mito da sfatare

In un’epoca complessa come quella attuale, sono diverse le aziende in cerca di metodi innovativi per raggiungere i propri obiettivi di business.

I social network: alcuni miti da sfatare – 1 puntata


Di Patrizia Musso, Direttore Brandforum.it, e Max Morales, Redattore Senior Brandforum.it

patrizia.musso@brandforum.it ; max.morales@brandforum.it


In un’epoca complessa come quella attuale, sono diverse le aziende in cerca di metodi innovativi per raggiungere i propri obiettivi di business. 

Si sente parlare molto dei nuovi media e, soprattutto, dell’uso dei social network come utile leva non solo di comunicazione ma anche di marketing. Purtroppo tanti sono anche i miti – sbagliati – che accompagnano questo settore e che vorremmo sfatare attraverso una serie di articoli che da oggi fino a giugno vi accompagneranno in un viaggio alla scoperta delle varie (e vere) dinamiche in corso.

Il primo mito da sfatare: i social network funzionano solo per le grandi imprese e presentano margini di efficacia solo nel settore del Business to Consumer (B2C)! In realtà, come avremo modo di vedere a breve, proprio le stesse piattaforme (da Facebook a Twitter, da LinkedIn a Pinterest) usate da grandi gruppi industriali possono essere usate in modo altrettanto efficace anche da parte delle PMI e per il settore Business to Business (B2B).

Come dimostrano case history di successo sul mercato italiano, i social media possono aiutare il lancio, il consolidamento e il successo di una PMI. E’ il caso di Berto Salotti, descritto anche da un articolo (v. http://www.brandforum.it/papers/1120/berto-salotti-quando-la-fabbrica-diventa-digital apparso su Brandforum.it: un esempio emblematico di un trend in atto, che vede ormai sempre più PMI sfruttare i social media per poter aumentare la propria visibilità e reputazione e, di conseguenza, le vendite.

D’altronde è sufficiente guardare i numeri per convincersene. Secondo social bakers gli utenti attivi su Facebook in Italia sono 23,37 milioni e la tendenza è ancora in crescita. Possiamo dire, a tutti gli effetti, che Facebook sia ormai una vera e propria anagrafe della rete che contiene informazioni preziose sui consumatori in target con le imprese. Ogni messaggio pubblicitario che si vuole diffondere tramite social media (non soltanto Facebook) può essere mirato con precisione, attraverso una piattaforma dedicata alla progettazione della campagna e ad un target specifico. Abbiamo qui riportato dati italiani a titolo esemplificativo di un fenomeno di diffusione dei social media ormai presente in tutta Europa e in tutto il mondo allo stesso modo.

La parte del “mito” che riguarda l’inservibilità dei social media per il mercato B2B è ancora più semplice da sfatare. Come dimostra un post di IAB (http://iab.blogosfere.it/2013/03/social-media-marketing-come-le-aziende-b2b-dovrebbe-sfruttarne-le-potenzialita-nel-2013.html)  sono sempre di più (e anche qui il dato è in crescita) le aziende B2B che utilizzano i social media per motivazioni che sono particolarmente strategiche per l’impresa moderna. Quali? I social media aiutano ad attivare contatti diretti con utenti in target, sono canali ideali per fare circolare il brand di una PMI senza dover investire il budget di una campagna televisiva o stampa e aiutano a selezionare meglio le risorse più utili per migliorare la produttività interna (LinkedIn). 

Inoltre, attraverso un uso attento dei social media per la gestione della relazione con il cliente (il cosiddetto CRM), si rafforza il rapporto di fiducia con il target, si aumenta la propria rilevanza nell’ambito del proprio segmento di mercato e si migliora la propria reputazione attirando nuovi pubblici.

(continua….)