Descrittivo Osservatorio sui media e le comunicazioni in Cina
L’Osservatorio sui media e le comunicazioni in Cina nasce nel 2006 su iniziativa del professor Giuseppe Richeri, allora decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione e del prof. Marco Baggiolini, allora presidente dell’Università della Svizzera Italiana.

CHINA MEDIA OBSERVATORY
L’Osservatorio sui media e le comunicazioni in Cina nasce nel 2006 su
La Cina era da tempo uno dei principali protagonisti della politica e dell’economia mondiale, molte imprese occidentali erano interessate a operare con la Cina o direttamente in Cina, ma la realtà sociale e culturale di
quel paese era ancora poco conosciuta. In particolare il mondo delle comunicazioni cinese in nessuna università europea era oggetto di un’attenzione sistematica, con la sola eccezione dell’Università inglese di Westminster.
Si trattava quindi di un campo che poteva offrire agli studenti dell’Usi opportunità di nuove conoscenze in sintonia con i grandi cambiamenti geopolitici e con i crescenti interessi del mondo economico e delle imprese.
Le principali attività che l’Osservatorio era destinato a svolgere riguardavano la documentazione, la ricerca, la didattica in cooperazione con Università e centri di ricerca cinesi di prestigio per realizzare sia progetti scientifici sia scambi di professori e studenti.
I contatti pre-esistenti con la professoressa Luo Qing della Communication University of China (Cuc) di Pechino, uno dei più prestigiosi centri accademici del settore, permisero ben presto di definire un progetto di cooperazione tra l’Usi e la Cuc che trovò un deciso sostegno del professor Piero Martinoli, nuovo presidente dell’Usi, dell’ambasciatore della Svizzera in Cina Dante Martinelli e delle autorità accademiche cinesi.
Da allora l´Osservatorio sui media e le comunicazioni in Cina svolge un monitoraggio sistematico del sistema dei media e delle comunicazioni in Cina con particolare attenzione ai settori della televisione, del cinema, dei media a stampa, dei nuovi media e di Internet. Le principali dimensioni osservate riguardano l’evoluzione delle strategie politiche e della regolamentazione, delle imprese e della struttura del mercato, dei flussi import-export e, in generale, dei rapporti tra media, comunicazioni e società cinese.
Grazie alle competenze linguistiche dei suoi ricercatori l’Osservatorio lavora su fonti, documenti e letteratura internazionale e soprattutto cinesi: dai documenti delle istituzioni pubbliche alle analisi e i dati delle agenzie specializzate, dai rapporti delle imprese alle analisi delle principali università e centri di ricerca.
Inoltre l’Osservatorio pubblica una newsletter bimestrale, rapporti settoriali e contributi sulle principali riviste scientifiche internazionali. Tra le ricerche svolte in cooperazione con i partner cinesi quella che ha avuto maggior impatto su scala internazionale ha riguardato la rappresentazione delle Olimpiadi di Pechino sui maggiori media di 12 diversi paesi in Asia, Europa e
America, realizzata su incarico del Comitato Olimpico Internazionale, pubblicata in Cina dalla Cuc e in Occidente dall’editore inglese Routledge.
Anche lo scambio di docenti, studenti e dottorandi è ormai rodato e incomincia a produrre risultati interessanti con potenzialità di sviluppo inattese.
Recentemente l’Osservatorio ha iniziato a collaborare con l’Accademia Cinese delle Scienze Sociali, la principali istituzione di ricerca in Cina.
Attualmente l’Osservatorio sui media e le comunicazioni in Cina è composto dal Prof. Giuseppe Richeri (direttore) e dai ricercatori Gianluigi Negro e Zhan Zhang.
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