LA NUOVA LUGANO e L'UNIONE DEI PATRIZIATI
Durante un intervento di quella mattina il Presidente del Patriziato, il Sig. Alberto Rossini ha spiegato tramite un’esemplare lezione di civica, come “vi siano stati dei tentativi negli anni di eliminare i patriziati, ma grazie al rispetto per il proprio territorio e per le tradizioni, questa realtà continua a vivere”.

Quando la cura del territorio a livello locale porta vantaggi a livello Cantonale.
Si è tenuta, durante una mattina di novembre a Insone, la cerimonia per
l’inaugurazione del vessillo rappresentante l’unione tra due patriziati: quello di Insone – Corticiasca. I patriziati rappresentano una realtà che ha origine nel passato e da secoli permettono ai territori della Val Colla, ma non solo, di operare in funzione della gestione di un vasto territorio, dei suoi boschi, dei beni agricoli, del legname e assicurare il buon governo dei beni comuni. I loro compiti si affiancano in un dualismo sinergico a quelli dei comuni, portando avanti dal 1835 la gestione del territorio.
Durante un intervento di quella mattina il Presidente del Patriziato, il Sig. Rossini ha spiegato tramite un’esemplare lezione di civica, come “vi siano stati dei tentativi negli anni di eliminare i patriziati, ma grazie al rispetto per il proprio territorio e per le tradizioni, questa realtà continua a vivere”.
Se pur in un primo momento potrebbe essere difficile collegare questo tipo di realtà locale con i passi che il Canton Ticino e la Città di Lugano stanno muovendo in funzione del rendere l’area aperta verso le realtà internazionali, sia in previsione dell’Expo Milano 2015, e con la costruzione del LAC Lugano Arte e Cultura, la realtà è che proprio questi agglomerati di piccoli comuni e famiglie patrizie, operano in funzione del rafforzamento del territorio circostante la città di Lugano, in modo da renderlo integrato anche da un punto di vista turistico e di sviluppo delle infrastrutture.
Il Sindaco di Lugano Onorevole Giorgio Giudici, ha voluto porre l’accento nel suo discorso sul come questa operazione sinergica di Aggregazione dei Comuni di Bogno, Cadro, Certara, Cimadera, Lugano, Sonvico e Val Colla, e di unione tra i patriziati, Insone e Corticiasca, porti ad un ottimizzazione di quella che è la cura e lo sviluppo del territorio, rendendolo ancora più efficiente dal punto di vista dell’amministrazione e della crescita.
In questo contesto la celebrazione del segno di unione, il vessillo, è significativo poiché indica l’appartenenza, l’identificazione, la demarcazione di un qualcosa che è al contempo aperto a tutti coloro che desiderano farne parte.
Hanno contribuito all’intervento il Consigliere di Stato Onorevole Norman Gobbi, il Presidente dell’ALPA, Tiziano Zanetti e anche i Sindaci di Val Colla, Cimadera, Capriasca. Il tutto è stato coronato dall’intervento di Don Erico Zoppis, il Prevosto della Chiesa di Tesserete, il quale ha benedetto il vessillo.
Significativo, come l’aggregazione dei Comuni possa essere un passo verso un potere centralizzato ma con un mantenimento periferico, che permetterà a
quest’area del Cantone, di mirare ad uno sviluppo sempre più sostenibile del suo territorio.


