UNA PICCOLA AZIENDA UN GRANDE PRODOTTO

L'esperienza maturata, il costante adeguamento tecnologico e le innovazioni dei fattori produttivi, hanno portato la Maglieria Contigiani Maria ad offrire alla propria clientela un prodotto di livello sempre più alto. Per realizzare i nostri capi vengono impiegati solo filati di altissima qualità ( cashmere, merinos, cashmere seta....), e vengono usate ancora oggi tecniche artigianali.

Nel 1987, nel piccolo borgo medioevale di Gualdo Tadino, immerso nel cuore verde d' Italia ( l'Umbria), nasce la "Maglieria Contigiani Maria", laboratorio da sempre legato all'altissima qualità ed alla raffinatezza dei suoi prodotti realizzati con i migliori filati e con tecniche assolutamente artigianali. Negli anni si è evoluta fino a diventare un'importante azienda nel settore della maglieria.

L'esperienza maturata, il costante adeguamento tecnologico e le innovazioni dei fattori produttivi, hanno portato la Maglieria Contigiani Maria ad offrire alla propria clientela un prodotto di livello sempre più alto.
Per realizzare i nostri capi vengono impiegati solo filati di altissima qualità ( cashmere, merinos, cashmere seta....), e vengono usate ancora oggi tecniche artigianali.

Nel 2005 la nostra azienda decide di depositare il proprio marchio " Maria Contigiani " e dare il via alle proprie collezioni, fatte di maglieria uomo-donna legate all'eleganza e allo stile proponendo sempre dei capi con cui stare comodi ed allo stesso tempo con cui farsi notare.

UNA PICCOLA AZIENDA UN GRANDE PRODOTTO

I capi Maria Contigiani vengono pensati, studiati e realizzati tutti all'interno della nostra piccola azienda di famiglia, che proprio nel piccolo ha la sua forza. Infatti non avendo una struttura troppo dispersiva riusciamo a seguire passo passo ogni fase di lavorazione per creare un prodotto eccellente.

- La prima fase per creare un grande prodotto è la materia prima. Noi selezioniamo e scegliamo solo filati di natura animale e quindi naturali lavorati dai migliori lanifici d' italia che prendono la materia prima dalle regioni del Kashmir, Iran, Tibet, Mongolia.

- Una volta selezionato il filato si passa alla fase di tessitura del capo. Proprio in questa fase inizia il primo controllo, infatti ogni telo viene specchiato al diritto e al rovescio in maniera che anche il più piccolo difetto sia corretto.

- La fase successiva è la rifinitura dove con molta pazienza e professionalità vengono riammagliati i teli della tessitura ago per ago in maniera di avere una rifinitura resistente e allo stesso tempo di grande pregio.

- Prima del lavaggio ( follatura), i capi vengono di nuovo controllati uno per uno per verificare che non ci siano magline lasciate dalla cucitura.

- Gli ultimi due passaggi del lungo processo di realizzazione di capi in cashmere di alta qualità sono:

- la follatura, con cui il cashmere acquista tutta la morbidezza che lo contraddistingue e che lo rende unico.
- Lo stiro ed imbustaggio dove i capi vengono di nuovo ricontrollati e misurati perfettamente per attaccare infine la nostra etichetta- Maria Contigiani Made in italy-. Un etichetta di cui andiamo fieri perchè dietro c'è tutta la passione e la professionalità di veri artigiani italiani.


Dove Siamo


La maglieria contigiani maria & c snc è sita in Gualdo Tadino, piccolo comune medioevale di 15.834 abitanti in provincia di Perugia. Comune situato a nord est dell'umbria con territorio prevalentemente montagnoso, la vasta pianura e la parte collinare verso Assisi. La città era nota con il nome Tarsina ma poi una volta assoggettata a Roma divenne Tadinum. Municipio romano, attraversato dall'importante via flaminia, divenne una città florida e con tessuto urbano di 13 ettari di superficie, come dimostrano gli scavi archeologici.Il primo duro colpo alla città fu inflitto dai Goti di Alarico che saccheggiavano e distruggevano quanto trovavano lungo la via Flaminia. 


Nel IV secolo era già sede vescovile, si ricordano i vescovi Facondino, Gaudenzio e Martino. Il suo territorio fu teatro della famosa battaglia di Tagina ( 552 d.C.), dove il generale bizantino Narsete sconfisse l'esercito dei Goti, guidato dal re Totila che, ferito a morte sul campo di battaglia mori poco dopo presso Capras ( l'odierna Caprara) nel territorio di tadinum. Il conflitto gotico-bizantino segnò la fine dei goti in Italia.


La definitiva distruzione della città avvenne nel 996 per mani di Ottone III, imperatore del Sacro Romano Impero. La città cambiò nome prendendo il longobardo Gualdo ( luogo boscoso) e gli abitanti si rifugiarono in Val di Gorgo alle pendici del Serrasanta. Distrutta ancora da un violento incendio, venne ricostruita nel 1237 intorno all'abbazia di S. Benedetto con la pietra bianca della sua montagna, sull'attuale colle Sant'Angelo ( il santo dei Longobardi), dominato dalla Rocca Flea, dandosi libere istituzioni comunali sotto la protezione di Federico II. Contesa tra Gubbio e Perugia, successivamente si sottomise malvolentieri a Perugia prima di essere consegnata allo Stato della Chiesa da Iacopo P. Canino (1458). 


La città venne seriamente danneggiata da un terremoto il 27 luglio 1751. Il sisma cancellò gran parte delle sue caratteristiche, pur restando in piedi alcuni bei edifici e chiese come Santa Maria da Tadino ( ora detta Santa Chiara), San Benedetto, San Francesco. 


La Rocca Flea custodisce attualmente un bel museo ricco di dipinti e arredi, tra cui un famoso polittico del secolo XV di Nicolò detto l'Alunno e alcune tavole di Matteo da Gualdo, pittore locale della fine del 1400. 

Nel 1883 il papa Gregorio XVI conferì all'abitato il titolo di città con il nome di Gualdo (Waldum) Tadino (Tadinum) e nel 1860 venne annessa al Regno d'Italia.


-Monumenti


-La rocca Flea (XII secolo), antica fortezza militare medioevale.


-La Chiesa di San Francesco (XIV secolo) con affraschi di Matteo da Gualdo( 1435-1507).


-La Chiesa di Santa Chiara (XIII secolo).


-Il Palazzo del Podestà e la Torre Civica.


-La concattedrale di San Benedetto (XIII secolo) con la fontana esterna (XVI secolo) attribuita a Sangallo il Vecchio


-La Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Pieve di Compresseto (XI secolo)


-La Pinacoteca Comunale che conserva opere di Matteo da Gualdo, Avanzino Nucci, Sano di Pietro, Antonio da Fabriano, ecc.


-Museo Regionale dell'emigrazione


-Scavi archeologici della Tadinum Romana


-Gualdo e la sua economia


Gualdo Tadino è conosciuta come città della ceramica, quest'arte antica segna l'identità economica e artistica della città. Alla ceramica era legata la manifestazione del Concorso Internazionale della Ceramica che vedeva ogni anno la presenza di artisti da tutto il mondo che ha permesso di acquisire nel tempo un patrimonio di oltre 100 opere, che rappresentano uno spaccato rilevante della moderna ricerca artistica nel settore. Gualdo è anche famosa per le Fonti della Rocchetta, alle pendici del monte Serrasanta, da cui prende il nome l'acqua Rocchetta famosa ormai in tutto il mondo.


-I Giochi de le Porte


la manifestazione principe di Gualdo Tadino sono i Giochi de le Porte ( ultima Domenica di settembre), dove le quattro porte si contengono il Palio di San Michele Arcangelo. 


Per la manifestazione la città si tinge dei colori delle porte di San Benedetto, San Martino, San Facondino e San Donato e si immerge in una atmosfera medioevale . Bellissimo il corteo storico con ottocento personaggi con costumi d'epoca realizzati pazientemente durante tutto l'anno da artigiani del posto. 


La festa ha una durata di tre giorni, nei primi due si alterna il corteo storico ad esibizioni dei sbandieratori, balestrieri e tamburini, mentre nella giornata di domenica si svolgono le vere e proprie gare. Gare che si dividono in corsa con il carretto trainato da somari, tiro con l'arco e fionda e ultima ma sicuramente più spettacolare corsa a pelo su somari. 


Una festa che riserva un gran numero di emozioni fino al momento finale in cui la porta vincente brucia un gigantesco fantoccio raffigurante la Bastola, il personaggio a cui la leggenda assegna il ruolo di irriducibile nemica di Gualdo. Per tutti e tre i giorni della manifestazione sono aperte le famose taverne nel centro storico in cui si possono degustare molte specialità gastronomiche e bere del buon vino.



Maria Contigiani